Abbiamo riflettuto a lungo sulla necessità di questo breve comunicato, in risposta alla valanga di fango che
ci sta inondando da mesi: infatti, proprio perché il nostro solo interesse sono gli animali e non i riflettori, non
i talk-shaw mediatici o meno, non la visibilità, non il denaro, preferiamo che parlino i fatti, quelli veri, che
parli l’operato quotidiano dei volontari dentro e fuori il centro storico di L’Aquila, di quelli che tentano di
fare quanto nelle loro possibilità nel prendersi cura degli animali e che non hanno mai preteso di essere i
migliori né tantomeno si sono mai autoproclamati “gli unici volontari autorizzati ad assistere gli animali
terremotati”.
Anzi, proprio perché siamo estremamente consapevoli dell’impegno necessario e della difficoltà di
conciliarlo con altri impegni della nostra vita personale, saremmo felici di essere in tanti a FARE. E
chiariamo, non stiamo dicendo che altri volontari, singoli o associati, devono riconoscersi in noi, come
magari a qualcuno piacerebbe pensare con dolo e falsità. Intendiamo semplicemente dire che c’è spazio per
tutti, ognuno con le sue diversità, se lo si vuole veramente e non si hanno forse ben altri obiettivi, per noi
inintellegibili, per raggiungere i quali non si trova nulla di meglio che strumentalizzare gli animali,
screditando alcuni di coloro che se ne occupano, nel caso specifico gli scriventi, come quando
vigliaccamente si attribuisce ai medesimi la commissione di presunti reati per presunte violazioni di non
meglio precisate norme delle Leggi-quadro 266/1991 e 281/1991 o quando dolosamente si diffonde la
menzogna sottotitolata in video “che nel settembre scorso, un gruppetto di locali ha invaso l’ASL veterinaria
locale, presidiando l’Ufficio Pubblico” e proclamando appunto un proprio inesistente, quanto folle
monopolio nel volontariato animalista del cratere.
Stupisce che alcune di queste persone ed organizzazioni, nell’accedere agli atti (come da loro stesse
comunicato nell’incontro pubblico di cui in appresso) dell’Agenzia delle Entrate per verificare la finalità
statutaria dell’associazione “99 Gatti AQ” – peraltro riportandola nella citata stravolta, falsa e folle versione
–, non abbiano chiesto per completezza anche l’accesso agli atti del Servizio Veterinario della A.S.L. di
L’Aquila (perlomeno, ciò non ci è stato comunicato né in quella sede né in altre), al fine di verificare
l’eventuale esistenza di una convenzione con il medesimo Servizio per lo svolgimento dell’attività statutaria,
a fondamento della loro supposizione circa la sussistenza di un presunto accordo con la struttura sanitaria,
ovviamente illegittimo se fosse stato concordato, dal momento che, come non può non essere noto anche a
costoro, “l'iscrizione ai registri” regionali delle organizzazioni di volontariato “è condizione necessaria per
accedere ai contributi pubblici nonché per stipulare le convenzioni e per beneficiare delle agevolazioni
fiscali”.
Ci sfugge il perché persone ed organizzazioni – alcune delle quali peraltro alloctone –, perfettamente al
corrente del fatto che il nostro volontariato viene ed è stato prestato per tutto il periodo dell’emergenza
terremoto, a supporto degli operatori del Canile Sanitario di L’Aquila, a titolo esclusivamente personale,
spontaneo e gratuito per il Servizio Veterinario della A.S.L. – attesa l’insufficienza delle risorse umane della
struttura in grado di fronteggiare da sole l’enorme lavoro emergenziale –, millantino di presunte, quanto
inesistenti convenzioni con l’associazione che abbiamo costituito.
Ci sfugge perché sempre le medesime persone ed organizzazioni, autoctone e non, probabilmente anche
aventi titolo alla sottoscrizione delle convenzioni di che trattasi, siano state assenti per tutto il periodo
dell’emergenza sismica dal volontariato in supporto al Servizio Veterinario e lo siano tuttora: perché hanno
scelto di non essere presenti sul territorio, sostenendo anche loro una struttura sanitaria pubblica, pertanto
aperta, in emergenza, all’operato di tutti, appunto? Solo perché ci siamo anche noi? Scelta rispettabilissima,
per quanto possa esserlo quella di soggetti che si definiscono animalisti, soprattutto in situazioni di
emergenza, ma allora, con quale onestà intellettuale osano blaterare di una sostanziale negotiorum gestio da
parte nostra, anzi, peggio ancora, di una nostra usurpazione, nei fatti, dell’attività istituzionale della A.S.L.,
e, cosa addirittura più inaudita, con il consenso tacito – sembrerebbe – di quest’ultima (!!!)? Cosa o chi
avrebbe impedito loro di attivarsi? Non certo noi!
Ci sfugge il perché costoro, “vecchi” e “nuovi” detrattori, che avrebbero tanto a cuore soltanto la tutela degli
animali, non abbiano dato il loro apporto anche nella recente campagna di sterilizzazioni feline promossa
dalla dott.ssa Dorothea Friz, in collaborazione con il citato Servizio Veterinario, come invece è stato fatto,
pur nella disorganizzazione, quasi esclusivamente dai “soliti” noti volontari, tanto denigrati sia da forti
organizzazioni di risonanza nazionale che da organizzazioni di volontariato “professionali” (!!!) – come non
si è mancato ossimoricamente di precisare in pubblico diversi mesi fa –.
Ci sfugge il perché la quasi totalità delle sterilizzazioni canine dell’ultimo decennio sia riconducibile
esclusivamente ad una sola piccola associazione operante sul territorio.
Ci sfugge il perché, quando si è trattato negli anni di tutelare anche legalmente animali maltrattati e/o uccisi,
sempre e soltanto la citata piccola associazione è scesa in campo, sporgendo denuncia, anche avverso
dirigenti del Servizio Veterinario aquilano, e conseguendo anche condanne nei loro confronti.
Ci sfugge il perché quasi sempre la stessa piccola associazione si occupa da anni e da sola del soccorso, cura
e affidamento, a proprie spese, dei figli di un dio minore, che portano su di sé la “grave colpa” di essere nati
e sopravvissuti in territori comunali non convenzionati o, peggio, convenzionati con canili-lager, di quelli
che a volte hanno anche caratteristiche fisiche e/o comportamentali tali da non suscitare interesse in certe
associazioni perché costituirebbero solo una spesa in più, probabilmente per tutto il resto della vita, dal
momento che la loro “quota di mercato” nei salotti buoni è inferiore allo zero.
Ci sfugge il perché, quando in un incontro pubblico voluto dal direttore del Servizio Veterinario di Sanità
Animale della A.S.L. di L’Aquila abbiamo tentato di organizzarci con alcuni dei nostri detrattori, cercando
per esempio di capire quali zone della città in particolare fossero curate da loro, allo scopo di non disperdere
le energie di nessuno e di concentrarci così tutti con più efficacia su determinate aree piuttosto che su altre, la
nostra proposta sia letteralmente caduta nel vuoto.
Dove sono stati finora i nostri denigratori? Perché non si sono “sporcati” anche loro le mani?
Ripetiamo, il nostro solo interesse sono gli animali e per l’amore che abbiamo per loro, se la nostra attività fa
venire il mal di pancia a qualcuno che assume di essere migliore, di avere maggiore capacità…anzi,
“professionalità”, che ha più risorse e indubbiamente più predisposizione per le public relations, soprattutto
istituzionali, e che altresì assume che la nostra presenza rubi loro spazio e denaro (!!!), perché se ci siamo
anche noi e le nostre “squallidissime iniziative”, nessun altro ci potrebbe stare (!!!!)…bene, NOI SIAMO
DISPOSTI DA SUBITO A RINUNCIARE , a passare il testimone che questo qualcuno vuole, sempre
dolosamente, far credere che abbiamo loro scippato, affinché persone ed organizzazioni “più affidabili, più
capaci…anzi, più competenti (!!!)” e – speriamo per i nostri piccoli ed indifesi amici – più capaci di amarli
che non noi, se ne prendano cura e rendano le loro condizioni di vita molto più dignitose di quanto noi siamo
in grado di fare.
Parliamo seriamente: se i nostri detrattori sono realmente ispirati da amore per gli animali – pur non
comprendendone l’inusuale desiderio di esclusiva – e non da altri fini (anche se il dubbio sorge spontaneo,
dato che, secondo noi, chi ama veramente gli animali, preferisce dedicare concretamente a loro parte del
proprio tempo libero, anziché canalizzarlo nei networks diffondendo infamità), se costoro pensano
veramente di riuscire meglio di noi e che la nostra presenza tolga loro spazio e denaro (!!!), NOI – ripetiamo
– SIAMO DISPOSTI A FARCI DA PARTE ANCHE SUBITO, pur di assicurare agli animali tutte le cure
e l’amore a cui hanno diritto, da parte di persone ed organizzazioni che ritengono di essere realmente più in
grado di farlo…ma soltanto senza la nostra presenza (!!!).
Se di questo si tratta, ci facciano sapere “a stretto giro” e, da quel momento, saremo ben lieti di tirarci
indietro e, naturalmente, di imparare da loro, osservandoli giorno per giorno in ciò che sicuramente sapranno
fare molto meglio di noi, anche in termini di sterilizzazioni, tutela legale degli animali, trasparenza e
pubblicità negli affidamenti ecc., azioni tutte di cui anzi pretendiamo l’assunzione da parte di queste
persone ed organizzazioni, dotate di più risorse, più strutture e più “professionalità”. ORA, perché gli
animali si tutelano con i fatti e adesso, non con le chiacchiere, per giunta vigliacche e infamanti!
Questo è quanto in coscienza vogliamo precisare in rete, per rispetto e profonda riconoscenza verso tutti
coloro che ci hanno conosciuto o che, pur non conoscendoci, ci hanno dato fiducia e che, nonostante le
miserabili aggressioni che stiamo subendo, volessero continuare a darcela, non volendo scientemente entrare
nell’ignobile vespaio di chi vorrebbe trascinarci in una vergognosa e, questa sì, squallidissima provocazione
continua on line, nella quale, al di fuori di questa comunicazione, non cadremo mai, non avendo tempo né
voglia da dedicare alla navigazione (al di fuori di quella che facciamo nell’interesse degli animali e della
trasparenza, in termini quindi di appelli per adozioni e stalli e di pubblicità delle nostre spese e iniziative di
raccolta cibo, ciotole o cucce per loro), magari solo per denigrare codardamente persone che, come noi, non
hanno a loro volta né tempo né voglia per apprendere in tempo reale dai social network e dalle e-mails cosa
pensino di loro esimi sconosciuti…che non li conoscono, e ritenendo che, nel merito, debbano semmai
“parlare” altre voci – e soprattutto carte – nelle sedi competenti.
Attendiamo fiduciosi un cortese e urgente riscontro alla nostra proposta di cui sopra.
Grazie!
ci sta inondando da mesi: infatti, proprio perché il nostro solo interesse sono gli animali e non i riflettori, non
i talk-shaw mediatici o meno, non la visibilità, non il denaro, preferiamo che parlino i fatti, quelli veri, che
parli l’operato quotidiano dei volontari dentro e fuori il centro storico di L’Aquila, di quelli che tentano di
fare quanto nelle loro possibilità nel prendersi cura degli animali e che non hanno mai preteso di essere i
migliori né tantomeno si sono mai autoproclamati “gli unici volontari autorizzati ad assistere gli animali
terremotati”.
Anzi, proprio perché siamo estremamente consapevoli dell’impegno necessario e della difficoltà di
conciliarlo con altri impegni della nostra vita personale, saremmo felici di essere in tanti a FARE. E
chiariamo, non stiamo dicendo che altri volontari, singoli o associati, devono riconoscersi in noi, come
magari a qualcuno piacerebbe pensare con dolo e falsità. Intendiamo semplicemente dire che c’è spazio per
tutti, ognuno con le sue diversità, se lo si vuole veramente e non si hanno forse ben altri obiettivi, per noi
inintellegibili, per raggiungere i quali non si trova nulla di meglio che strumentalizzare gli animali,
screditando alcuni di coloro che se ne occupano, nel caso specifico gli scriventi, come quando
vigliaccamente si attribuisce ai medesimi la commissione di presunti reati per presunte violazioni di non
meglio precisate norme delle Leggi-quadro 266/1991 e 281/1991 o quando dolosamente si diffonde la
menzogna sottotitolata in video “che nel settembre scorso, un gruppetto di locali ha invaso l’ASL veterinaria
locale, presidiando l’Ufficio Pubblico” e proclamando appunto un proprio inesistente, quanto folle
monopolio nel volontariato animalista del cratere.
Stupisce che alcune di queste persone ed organizzazioni, nell’accedere agli atti (come da loro stesse
comunicato nell’incontro pubblico di cui in appresso) dell’Agenzia delle Entrate per verificare la finalità
statutaria dell’associazione “99 Gatti AQ” – peraltro riportandola nella citata stravolta, falsa e folle versione
–, non abbiano chiesto per completezza anche l’accesso agli atti del Servizio Veterinario della A.S.L. di
L’Aquila (perlomeno, ciò non ci è stato comunicato né in quella sede né in altre), al fine di verificare
l’eventuale esistenza di una convenzione con il medesimo Servizio per lo svolgimento dell’attività statutaria,
a fondamento della loro supposizione circa la sussistenza di un presunto accordo con la struttura sanitaria,
ovviamente illegittimo se fosse stato concordato, dal momento che, come non può non essere noto anche a
costoro, “l'iscrizione ai registri” regionali delle organizzazioni di volontariato “è condizione necessaria per
accedere ai contributi pubblici nonché per stipulare le convenzioni e per beneficiare delle agevolazioni
fiscali”.
Ci sfugge il perché persone ed organizzazioni – alcune delle quali peraltro alloctone –, perfettamente al
corrente del fatto che il nostro volontariato viene ed è stato prestato per tutto il periodo dell’emergenza
terremoto, a supporto degli operatori del Canile Sanitario di L’Aquila, a titolo esclusivamente personale,
spontaneo e gratuito per il Servizio Veterinario della A.S.L. – attesa l’insufficienza delle risorse umane della
struttura in grado di fronteggiare da sole l’enorme lavoro emergenziale –, millantino di presunte, quanto
inesistenti convenzioni con l’associazione che abbiamo costituito.
Ci sfugge perché sempre le medesime persone ed organizzazioni, autoctone e non, probabilmente anche
aventi titolo alla sottoscrizione delle convenzioni di che trattasi, siano state assenti per tutto il periodo
dell’emergenza sismica dal volontariato in supporto al Servizio Veterinario e lo siano tuttora: perché hanno
scelto di non essere presenti sul territorio, sostenendo anche loro una struttura sanitaria pubblica, pertanto
aperta, in emergenza, all’operato di tutti, appunto? Solo perché ci siamo anche noi? Scelta rispettabilissima,
per quanto possa esserlo quella di soggetti che si definiscono animalisti, soprattutto in situazioni di
emergenza, ma allora, con quale onestà intellettuale osano blaterare di una sostanziale negotiorum gestio da
parte nostra, anzi, peggio ancora, di una nostra usurpazione, nei fatti, dell’attività istituzionale della A.S.L.,
e, cosa addirittura più inaudita, con il consenso tacito – sembrerebbe – di quest’ultima (!!!)? Cosa o chi
avrebbe impedito loro di attivarsi? Non certo noi!
Ci sfugge il perché costoro, “vecchi” e “nuovi” detrattori, che avrebbero tanto a cuore soltanto la tutela degli
animali, non abbiano dato il loro apporto anche nella recente campagna di sterilizzazioni feline promossa
dalla dott.ssa Dorothea Friz, in collaborazione con il citato Servizio Veterinario, come invece è stato fatto,
pur nella disorganizzazione, quasi esclusivamente dai “soliti” noti volontari, tanto denigrati sia da forti
organizzazioni di risonanza nazionale che da organizzazioni di volontariato “professionali” (!!!) – come non
si è mancato ossimoricamente di precisare in pubblico diversi mesi fa –.
Ci sfugge il perché la quasi totalità delle sterilizzazioni canine dell’ultimo decennio sia riconducibile
esclusivamente ad una sola piccola associazione operante sul territorio.
Ci sfugge il perché, quando si è trattato negli anni di tutelare anche legalmente animali maltrattati e/o uccisi,
sempre e soltanto la citata piccola associazione è scesa in campo, sporgendo denuncia, anche avverso
dirigenti del Servizio Veterinario aquilano, e conseguendo anche condanne nei loro confronti.
Ci sfugge il perché quasi sempre la stessa piccola associazione si occupa da anni e da sola del soccorso, cura
e affidamento, a proprie spese, dei figli di un dio minore, che portano su di sé la “grave colpa” di essere nati
e sopravvissuti in territori comunali non convenzionati o, peggio, convenzionati con canili-lager, di quelli
che a volte hanno anche caratteristiche fisiche e/o comportamentali tali da non suscitare interesse in certe
associazioni perché costituirebbero solo una spesa in più, probabilmente per tutto il resto della vita, dal
momento che la loro “quota di mercato” nei salotti buoni è inferiore allo zero.
Ci sfugge il perché, quando in un incontro pubblico voluto dal direttore del Servizio Veterinario di Sanità
Animale della A.S.L. di L’Aquila abbiamo tentato di organizzarci con alcuni dei nostri detrattori, cercando
per esempio di capire quali zone della città in particolare fossero curate da loro, allo scopo di non disperdere
le energie di nessuno e di concentrarci così tutti con più efficacia su determinate aree piuttosto che su altre, la
nostra proposta sia letteralmente caduta nel vuoto.
Dove sono stati finora i nostri denigratori? Perché non si sono “sporcati” anche loro le mani?
Ripetiamo, il nostro solo interesse sono gli animali e per l’amore che abbiamo per loro, se la nostra attività fa
venire il mal di pancia a qualcuno che assume di essere migliore, di avere maggiore capacità…anzi,
“professionalità”, che ha più risorse e indubbiamente più predisposizione per le public relations, soprattutto
istituzionali, e che altresì assume che la nostra presenza rubi loro spazio e denaro (!!!), perché se ci siamo
anche noi e le nostre “squallidissime iniziative”, nessun altro ci potrebbe stare (!!!!)…bene, NOI SIAMO
DISPOSTI DA SUBITO A RINUNCIARE , a passare il testimone che questo qualcuno vuole, sempre
dolosamente, far credere che abbiamo loro scippato, affinché persone ed organizzazioni “più affidabili, più
capaci…anzi, più competenti (!!!)” e – speriamo per i nostri piccoli ed indifesi amici – più capaci di amarli
che non noi, se ne prendano cura e rendano le loro condizioni di vita molto più dignitose di quanto noi siamo
in grado di fare.
Parliamo seriamente: se i nostri detrattori sono realmente ispirati da amore per gli animali – pur non
comprendendone l’inusuale desiderio di esclusiva – e non da altri fini (anche se il dubbio sorge spontaneo,
dato che, secondo noi, chi ama veramente gli animali, preferisce dedicare concretamente a loro parte del
proprio tempo libero, anziché canalizzarlo nei networks diffondendo infamità), se costoro pensano
veramente di riuscire meglio di noi e che la nostra presenza tolga loro spazio e denaro (!!!), NOI – ripetiamo
– SIAMO DISPOSTI A FARCI DA PARTE ANCHE SUBITO, pur di assicurare agli animali tutte le cure
e l’amore a cui hanno diritto, da parte di persone ed organizzazioni che ritengono di essere realmente più in
grado di farlo…ma soltanto senza la nostra presenza (!!!).
Se di questo si tratta, ci facciano sapere “a stretto giro” e, da quel momento, saremo ben lieti di tirarci
indietro e, naturalmente, di imparare da loro, osservandoli giorno per giorno in ciò che sicuramente sapranno
fare molto meglio di noi, anche in termini di sterilizzazioni, tutela legale degli animali, trasparenza e
pubblicità negli affidamenti ecc., azioni tutte di cui anzi pretendiamo l’assunzione da parte di queste
persone ed organizzazioni, dotate di più risorse, più strutture e più “professionalità”. ORA, perché gli
animali si tutelano con i fatti e adesso, non con le chiacchiere, per giunta vigliacche e infamanti!
Questo è quanto in coscienza vogliamo precisare in rete, per rispetto e profonda riconoscenza verso tutti
coloro che ci hanno conosciuto o che, pur non conoscendoci, ci hanno dato fiducia e che, nonostante le
miserabili aggressioni che stiamo subendo, volessero continuare a darcela, non volendo scientemente entrare
nell’ignobile vespaio di chi vorrebbe trascinarci in una vergognosa e, questa sì, squallidissima provocazione
continua on line, nella quale, al di fuori di questa comunicazione, non cadremo mai, non avendo tempo né
voglia da dedicare alla navigazione (al di fuori di quella che facciamo nell’interesse degli animali e della
trasparenza, in termini quindi di appelli per adozioni e stalli e di pubblicità delle nostre spese e iniziative di
raccolta cibo, ciotole o cucce per loro), magari solo per denigrare codardamente persone che, come noi, non
hanno a loro volta né tempo né voglia per apprendere in tempo reale dai social network e dalle e-mails cosa
pensino di loro esimi sconosciuti…che non li conoscono, e ritenendo che, nel merito, debbano semmai
“parlare” altre voci – e soprattutto carte – nelle sedi competenti.
Attendiamo fiduciosi un cortese e urgente riscontro alla nostra proposta di cui sopra.
Grazie!
Nessun commento:
Posta un commento